informazione di servizio

| Etichette: , , | giovedì 17 ottobre 2013 16:27

Mi devo scusare per l'assenza dal blog ma a breve ritorneremo con una serie di notizie e informazioni.

Seido Juku

| Etichette: , , , | domenica 11 settembre 2011 15:12

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Tadashi Nakamura è il fondatore e presidente della World Seido Karate Organization. Karateka di fama mondiale, Nakamura è cintura nera nono Dan con cinquant’ anni di esperienza nella pratica e nell’ insegnamento delle arti marziali. Esperto nell’uso delle armi orientali, Nakamura ha dato numerose lezioni, e dimostrazioni in molti paesi in giro per il mondo. Il Gran Maestro Nakamura iniziò i suoi studi di karate nel 1953 all’ età di undici anni. Le sue prime esperienze furono nello stile Goju, con gli insegnamenti del Maestro Kei Miyagi, figlio del fondatore diquesto stile. Nel 1956, Nakamura iniziò a studiare con Masutatsu Oyama, fondatore del KyokushinKarate, nel 1959 conseguì il grado di Shodan, in quel tempo fù il più giovane studente di Kyokushin del Giappone a prendere la cintura nera. Nel 1961, all’età di diciannove anni, Nakamura debuttò nel panorama dei tornei, con un primo posto al campionato nazionale studentesco di Karate. L’anno seguente, Nakamura divenne eroe nazionale per aver battuto con un K.O. un campione tailandese di kickboxing in un incontro che avrebbe dovuto determinare, quale nazione detenesse l’arte marziale più forte. Durante la sua carriera sportiva, Nakamura vinse molti altri tornei. In questo periodo, Nakamura iniziòad insegnare il Karate anche agli altri. Servì come capo istruttore a Camp-Zama, una base americana vicino a Tokio, dal 1961 al 1965 e allenò la squadra di Karate del Toho Medical University per tre anni. Mentre conseguiva il suo settimo dan di Kyokushin Karate, Nakamura serviva anche come capo istruttore nella sede centrale di Tokio del Kyokushin Karate. Nel 1966, Nakamura fù scelto direttamente da Masutatsu Oyama per portare il vero spirito delKaicho Karate in America. Quell’anno Nakamura partì per New York dove Iniziò ad insegnare Kyokushin Karate, in un piccolo Dojo di Brooklyn. Nel 1971, Nakamura fondò il quartier generale del Kyokushin Karate, nel nord America. Servì come capo del Kyokushin Karate, per l’ america, per un decennio, allenando e formando molti abili studenti in quel periodo. Nel 1976, Nakamura rispettosamente si scisse dal Kyokushin Karate. Quello stesso anno, fondò la World Seido Karate Organization, che rifletteva le sue convinzione sul vero significato del Karate. Nakamura creò il Seido che in giapponese significa “via sincera”, per creare individui completi, atti a migliorare se stessi e la società che gli circonda, con i principi di amore, rispetto e ubbidienza.

Wado Ryu

| Etichette: , , , | mercoledì 7 settembre 2011 10:39

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Il dojo di Wado-Ryu venne fondato nel 1937/1938 da uno dei primi e piu validi allievi di Funakoshi, il maestro Hironori Otsuka, egli creò lo stile Wado Ryu; e fu il primo maestro fondatore di uno stile ad essere originario del Giappone. Nato nel 1892 a Ibaragi, vicino a Tokyo, cominciò in tenera età la pratica del jujitsu, continuandola per 17 anni, sino al suo primo approccio con il karate. Divenne allievo di Gichin Funakoshi rimanendo a lungo con lui, prima di codificare, consigliato dallo stesso, un nuovo stile: il Wado ryu, Via della pace, il quale assomma influenze di jujitsu, Shito Ryu, Shotokan e dell'aikido, di cui conosce e frequenta il fondatore Morihei Ueshiba, presentando rotazioni spostamenti laterali e movimenti molto veloci che lo rendono particolarmente adatto al combattimento (Kumite). Affida ai suoi primi allievi, i maestri Yamashita, Kono, Suzuki, Toyama (in Italia) e Mochizuki di trasmettere e divulgare lo stile Wado Ryu in Europa.
Il Wado-Ryu, è oggi diviso sotto due linee di pensiero: Il Wado-Ryu e il Wado Kay.
• Il Wado Ryu pone come figura principale Hironori (Jiro) Otsuka II (X Dan), il figlio del fondatore dello stile che segue le indicazioni del Soke stesso (suo padre). Nel vasto territorio mondiale, egli ha posto come caposcuola europeo il maestro Masafumi Shomitsu IX Dan Hanshi fondatore della Wado Academy.
• Il Wado Kai è stata fondata dal M° Hironori Otsuka in persona, per divulgare il Wado Ryu nel mondo, ora è gestita dal maestro Tatsuo Suzuki (IX Dan), che modificò la linea indicatagli da Otsuka, ed introdusse gli Ohio Kumite. Suzuki portò il Karate Wado Ryu dapprima in Inghilterra, poi nel resto dell'Europa e negli Usa. Sicuramente la sua bravura e qualifica non ereditata ma acquisita lo pone come uno dei maestri storici di questo stile.
La diatriba che portò alla scissione tra Wado Ryu e Wado Kay, è da attribuire al fatto che i maestri dell'associazione Wado Kay (che in passato faceva parte, come associazione, del Wado Ryu, e che solo da 30 anni è di fatti uno stile) chiedevano a torto o a ragione un'autonomia che il M° Otsuka I non voleva concedergli. La situazione si tradusse in un processo, nel quale vi fu la separazione legale dei due stili. L'accademia Wado Ryu Karate do Jujitsu Kempo Italia (AWKJI), è la federazione italiana che più tiene alle tradizioni del karate stile Wado Ryu, anche agonisticamente, i cui karateki si sono distinti sul podio del panorama internazionale. La Fesik invece è la federazione sportiva del Wado Kay, dalle cui fila sono nati ottimi atleti e campioni.

Shotokan e Shotokai

| Etichette: , , , | venerdì 19 agosto 2011 17:17

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Lo Shotokai è uno stile non competitivo del Karate-do tradizionale giapponese. Le tecniche dello shtokai non derivano dalla mera applicazione di forza fisica, sono armoniche e decontratte ma allo stesso tempo, piene di vitalità ed energia.L'allenamento tende allo sviluppo dell'energia interna (ki),al miglioramento delle qualità dell'essere umano e al raggiungimento della coordinazione di corpo e mente. Shotokai è una forma diBudo,una via di auto-miglioramento, una filosofia di vita;non è semplicemente uno sport ne una mera forma di autodifesa. Nel karate sportivo i praticanti si allenano con l'obbiettivo di vincere coppe e medaglie dominando i propri avversari che,nella maggior parte dei casi finiscono per essere espressione della sola forza muscolare. Poichè questo contrasta profondamente con le finalità del nostro allenamento, nello shotokai si evitano le competizioni. Ciononostante, i praticanti che lo desiderano ,possono partecipare a manifestazioni competitive a titolo di scelta personale.

Il termine Shotokai significa gruppo, collegio di Shoto(Shoto era lo pseudonimo usato dal maestro Gichin Funakoshi per firmare i propri poemi). La traduzione del termine Shoto è "onde di pino" ed il M° Funakoshi spiegò il motivo della scelta del termine nel suo libro "Karate-Do - La mia strada di vita ". Il Dojo in cui il M° Funakoshi insegnava a Tokyo venne chiamto Shotokan (kan = casa,edificio), mentre Shotokai è il nome dell'associazione fondata nel 1935 dagli allevi del maestro per la diffusione del Karate-Do e per raccogliere fondi per la costruzione del dojo centrale a Tokyo. Poichè i suoi allievi provenivano dallo Shotokan,presto si confuse il nome della scuola con quello del suo metodo , che il M°Funakoshi chiamava semplicemente Karate-Do. Il Dojo centrale (Shotokan) e la casa del maestro appartengono oggi alla Nihon Karate-Do Shotokai Kyokai. Il maestro Funakoshi fu quindi fondatore del Dojo Shtokan e del gruppo Shotokai. Alla guida di quest'ultimo gli successe il M°Shigeru Egami che continuò l'evoluzione del Karate quale arte marziale tradizionale fino alla forma che oggi è chiamata stile Shotokai.

Tra le critiche che spesso vengono mosse sullo Shotokan, c'è quella della fermezza dei combattenti durante il kumite[senza fonte]. Questa diceria è dovuta al figlio di Funakoshi, che essendo malato di tubercolosi volle creare uno stile inconfondibile, per cui addestrò dei combattenti con un allenamento specifico per aumentarne la massa muscolare, a tal punto che potevano star fermi durante il kumite poiché la loro mole bastava di per sé a parare i colpi. Oggi non è più cosi, e i "saltelli" tipo pugile sono entrati nel repertorio di qualsiasi karateka shotokan, e sono consigliati da tutti i maestri.
Esistono poi al giorno d'oggi anche molte scuole che hanno ripreso a praticare lo shotokan full contact, spesso però con un nome diverso dello stile.

Shotokai.2

| Etichette: , , , | sabato 4 giugno 2011 11:00

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Shotokai, Associazione di Shoto, creata dal gruppo di allievi che recuperarono i fondi per la costruzione del dojo Shotokan. Shotokai e Shotokan erano, in origine sinonimi utilizzati dai due gruppi che si allenavano sotto la direzione di Gichin Funakoshi; alla morte di questi il maestro Shigeru Egami continuò il proprio cammino nello studio del karate mantenendo per il suo stile l'appellativo Shotokai: le due scuole di comune origine andarono cosi differenziandosi. Egami modificò il karate appreso da Funakoshi sotto il profilo tecnico ma continuò a rispettarne le idee basilari privilegiando lo studio del kumite fondamentale a quello libero. Il pensiero del maestro Funakoshi era simile: per lui il vero unico combattimento di karate è per la vita o per la morte, ed è perciò impossibile da praticare in un dojo. Nello Shotokai i colpi vengono portati tutti oltre all'avversario, vicino o lontano che sia. Durante l'allenamento i colpi sono portati alla maggior distanza possibile mantenendo equilibrio e postura corretti. Le anche sono come in altri metodi il punto di forza. Sempre e solo nell'allenamento si può solo avanzare e mai indietreggiare (anche quando ci si difende).
Nello stile Shotokai il combattimento deve portare alla vittoria con un unico colpo, l'ippon, senza finte o senza attacchi accennati. A differenza dello Shotokan e di altri stili, oltre al kihon (studio delle tecniche), al kumite di studio e ai kata, si studia anche il midare, un esercizio nel quale si studia l'irimi, il corretto anticipo, il ritmo corretto. Nell'Irimi una persona si difende da un'altra persona avanzando verso questa. Schiva il colpo in maniera molto tecnica e si porta dietro la schiena dell'attaccante pronto a schivare il successivo attacco. Chi attacca deve sempre portare attacchi "sinceri". Nell'irimi gli attaccanti possono anche essere più di uno a seconda della bravura di chi si difende. La forza muscolare non va praticamente mai usata, si sfruttano le anche, il proprio peso ed il corretto anticipo sull'avversario. Se si dovesse cercare uno stile cinese che richiama la maniera di muoversi attaccare e parare avanzando sempre, si potrebbe trovare nello stile morbido Hsing I.

Shōtōkai – etimologia

| Etichette: , , , | domenica 8 maggio 2011 11:52

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Il termine Shōtōkai (松涛会) significa gruppo, collegio di Shōtō (Shōtō era lo pseudonimo usato dal M° Gichin Funakoshi per firmare le proprie poesie). La traduzione letterale del termine Shōtō è "onde di pino" ed il Mº Funakoshi spiegò il motivo della scelta del termine nel suo libro "Karate-Dō - My Way Of Life": «...La città fortificata di Shuri dove sono nato è circondata da colline con foreste di pini delle Ryūkyū e vegetazione sub-tropicale, fra cui il monte Torao... La parola Torao significa "coda di tigre", termine appropriato poiché la montagna era molto stretta e così foltamente boscosa che, vista da lontano, sembrava proprio la coda di una tigre... Quando avevo tempo, solevo passeggiare sul monte Torao...se accadeva che ci fosse anche un po’ di vento, si poteva udire lo stormire dei pini e sentire il profondo impenetrabile mistero che si trova all'origine di tutta la vita... Godere la solitudine ascoltando il vento fischiare attraverso i pini mi sembrava un'eccellente maniera per raggiungere la pace della mente che il Karate richiede...queste sensazioni sono sempre state parte di me, fin dall'infanzia: decisi così che "SHŌTŌ" era il miglior nome con il quale firmare le mie poesie.» L’uso del temine Shōtōkai appare per la prima volta nel 1935 quale denominazione assunta dal comitato di allievi del M° Funakoshi, creato su iniziativa di Kichinosuke Saigo, importante figura politica dell’epoca, con lo scopo primario di raccogliere i fondi alla costruzione del primo dōjō dedicato esclusivamente alla pratica del Karate in Giappone. Infatti il tremendo terremoto che nel settembre del 1923 colpì Tōkyō, danneggiò il dōjō di Meisei Juku e la pratica poté continuare grazie all’offerta dell’uso del proprio dōjō fatta dal maestro di Kendō Hiromichi Nakayama, amico del Maestro Funakoshi oltre che, naturalmente, presso quei club universitari della capitale giapponese ove era stata introdotta la pratica del Karate-dō. La raccolta dei fondi diede buoni frutti tanto che la costruzione del nuovo dōjō, cui il comitato diede il nome di Shōtōkan (松涛館) e che in seguito sarà individuato anche come honbu dōjō (dōjō centrale), ebbe inizio nella primavera del 1936 e terminò nel 1938. Il M° Funakoshi chiamava il suo metodo semplicemente Karate-dō; i termini Shōtōkan e Shōtōkai non individuavano ancora alcuno stile o scuola ma, rispettivamente, il dōjō ed il gruppo formato dagli allievi del Maestro. Poiché tali allievi si allenavano nello Shōtōkan, presto si confuse il nome della scuola con quello del suo metodo. Il gruppo Shōtōkai viene rifondato nel 1956 con il fine della pratica e della preservazione dell’arte scevra da qualsias influenza di tipo sportivo e commerciale. I maestri che procedettero alla rifondazione del gruppo, che da Karate-dō Shōtōkai (NKS), furono Gichin Funakoshi, Shigeru Egami, Genshin Hironishi, Isao Obata (gli allora assunse il nome di Nihon ultimi due fuoriusciti dalla Nihon Karate Kyōkai - NKK o JKA – che sorse proprio per iniziativa di Obata), e Hiroshi Noguchi. La presidenza e la direzione tecnica del gruppo venne conferita allo stesso M° Gichin Funakoshi che la mantenne fino alla sua morte, avvenuta il 26 aprile dell’anno seguente. Alla morte del maestro Funakoshi, per suo volere, il dōjō Shōtōkan (ricostruito dopo essere stato distrutto dai bombardamenti americani del 1945), i suoi scritti inerenti il Karate-dō ed il suo simbolo, la tigre creata dal pittore ed allievo Hoan Kosugi vennero consegnati alla Nihon Karatedō Shōtōkai.
Per quanto ovvio e ben conosciuto ribadisco che, all’epoca, il termine Shōtōkai non indicava ancora uno stile o una scuola diversa e che i due gruppi, NKS e NKK (JKA) praticavano, al di là di alcune divergenze di opinioni, lo stesso Karate. La differenza principale era il rifiuto da parte della NKS della competizione sportiva. Solo diversi anni dopo il termine Shōtōkai verrà utilizzato, soprattutto al di fuori del Giappone, come sinonimo del metodo del M° Egami.

Shotokan

| Etichette: , , , | domenica 1 maggio 2011 20:26

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Lo Stile Shotokan (松濤館流 Shōtōkan-ryū?) è uno stile di karate, nato dall'incontro di varie arti marziali, codificato dal Maestro Gichin Funakoshi (1868-1957) e da suo figlio, il Maestro Yoshitaka Funakoshi (1906-1945). Il Maestro Gichin Funakoshi è universalmente riconosciuto per aver esportato e diffuso il karate dall'isola di Okinawa all'intero Giappone, anche se alcuni importanti maestri, come Kenwa Mabuni e Chōki Motobu, vi insegnavano già il karate da tempo prima. Lo Shotokan è dunque uno degli stili tradizionali del karate, oltre a Goju-ryu, Shito-ryu, Shorin-ryu e Wado-ryu. Nonostante abbia avuto origine come un'unica scuola di karate, sviluppatasi all'interno della Japan Karate Association, al giorno d'oggi esistono parecchie organizzazioni indipendenti.

Etimologia
Shoto (松濤 Shōtō?) significa "fruscio nella pineta" (o più precisamente "onda di pino") ed era lo pseudonimo che il Maestro Funakoshi utilizzava per firmare le sue poesie ed i suoi scritti. La parola giapponese kan (館 kan?) significa invece "casa" o "abitazione", ed è riferita al dojo. In onore del loro Maestro, gli allievi di Funakoshi crearono un cartello con la scritta Shoto-kan che posero sopra l'ingresso del dojo in cui egli insegnava. In realtà il Maestro Funakoshi non diede mai un nome al suo stile, chiamandolo semplicemente "karate".

Caratteristiche
La pratica dello Shotokan è in genere divisa in tre parti: kihon (i fondamentali), kata (forme o sequenze di movimenti, ovvero un combattimento reale contro uno o più avversari immaginari) e kumite (combattimento). Le tecniche eseguite nel kihon e nei kata sono caratterizzate, in alcuni casi, da posizioni lunghe e profonde, che consentono stabilità, permettono movimenti forti e rinforzano le gambe. Le tecniche del kumite rispecchiano queste posizioni e movimenti al livello base, ma con maggior esperienza diventano più flessibili e fluide.

Filosofia
Il Maestro Gichin Funakoshi espose i Venti Principi del Karate (o Niju kun), che costituirono le basi della disciplina prima che i suoi studenti fondassero la JKA. In questi principi, fortemente basati sul bushido e sullo zen, è contenuta la filosofia dello stile Shotokan. Essi contengono nozioni di umiltà, rispetto, compassione, pazienza e calma sia interiore che esteriore. Il Maestro Funakoshi riteneva che attraverso la pratica del karate e l'osservazione di questi principi, il karateka era in grado di migliorarsi. Molte scuole Shotokan recitano tuttora il Dojo Kun alla fine di ogni allenamento, per trovare e aumentare sia la motivazione che lo spirito.
Lo stesso Maestro Funakoshi scrisse: "Lo scopo ultimo del karate non si trova nella vittoria o nella sconfitta, ma nella perfezione del carattere dei partecipanti".